Every Brilliant Think (Le cose per cui vale la pena vivere)
Regia:
Fabrizio Arcuri, Filippo Nigro
Autore:
Duncan Macmillan
Protagonista:
Filippo Nigro
Dopo una lunga attesa all’uscita di scuola, il Narratore, un bambino che va alla scuola elementare, si ritrova in macchina con il padre. Il viaggio è segnato da un lungo silenzio che termina all’ospedale, dove la madre è ricoverata dopo il suo primo, fallimentare, tentativo di suicidio. Appena vede il protagonista fuori dalla sua stanza di ospedale, la madre, con un filo di voce, riesce a dire solo un “Lui no!”.
Da questo momento, il Narratore, deve trovare il modo di reagire. Il senso di colpa comincia a farsi strada nella sua psiche. Deve trovare un modo per superare questo profondo turbamento e, sempre all’ospedale, lo trova: scrivere una lista di tutte le cose per cui vale la pena vivere.
Le prime 10 cose le scrive di getto, proprio lì, nella sala d’attesa.
Le successive sono frutto dell’ingenuità e dell’ottimismo che segnano la sua infanzia.
Dieci anni dopo: il secondo tentativo di suicidio della madre, sempre fallimentare; il protagonista è in piena adolescenza e la prende molto meno bene.
La lista delle cose per cui vale la pena vivere impone delle regole e via via con il tempo l’elenco si allunga, seguendo di pari passo la sua vita e la costruzione della sua identità: il rapporto con il padre, con il primo amore, il fallimento del suo matrimonio, la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Infine riesce a convincersi che la lista non avrà aiutato la madre ma ha aiutato se stesso e si convince del fatto che “…se vivi tanto a lungo e arrivi alla fine dei tuoi giorni senza esserti mai sentito totalmente schiacciato, almeno una volta, dalla depressione, beh, allora vuol dire che non sei stato molto attento!”.
Con la complicità di alcuni spettatori – che potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi minori – e attraverso una scrittura dal ritmo sempre serrato e divertente, Every Brilliant Thing riesce a toccare con sensibilità e con una non superficiale leggerezza un tema delicato e complesso come la depressione.